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domenica 17 gennaio 2016 – h.15.30: Sant’Ignazio di Loyola, Gli spettacolari affreschi prospettici di Andrea Pozzo


Sant’Ignazio di Loyola

Gli spettacolari affreschi prospettici di Andrea Pozzo



La piazza di Sant’Ignazio, alle spalle del Collegio Romano, uno degli spazi pi rappresentativi della Roma barocca. Gi alla fine del XVII secolo era stata ideata una piazza che potesse accogliere la nuova chiesa dedicata a Ignazio di Loyola, fondatore dellordine gesuita, ma la sistemazione finale fu realizzata da Filippo Raguzzini tra il 1727-28.

Chiusa su un lato dallincredibile scenografica rococ dei tre palazzotti detti i Burr (da Bureaux, nome dei panciuti scrittoi francesi), questa particolarissima piazza e la sua imponente chiesa.

Nel 1584 papa Gregorio XIII inaugur limponente edificio del Collegio Romano, voluto da Ignazio di Loyola, per coloro che aspiravano a militare nella Compagnia di Ges. Con il crescere della sua influenza, e per il conseguente aumento degli studenti, le strutture messe inizialmente a disposizione dal pontefice risultarono non essere pi sufficienti. Gregorio XV decise allora di innalzare una nuova chiesa sul luogo dove sorgeva quella della Ss. Annunziata, dedicandola allo stesso Ignazio di Lodola, che nel 1622 era stato canonizzato.

La struttura architettonica, realizzata su progetto di Carlo Maderno, Paolo Marucelli e Filippo Torrioni, rappresenta la compiuta evoluzione del modello di chiesa richiesto dalla controriforma. La stessa facciata in travertino, articolata con grande rilievo plastico da semicolonne e paraste in due ordini, riprende il prototipo romano della chiesa del Ges.

Nel 1685, tuttavia, a distanza di oltre mezzo secolo dallinizio dei lavori, la cupola della chiesa non era ancora stata realizzata. Fu cos che al suo posto venne issata allinterno della chiesa una grande tela dipinta con una impressionante prospettiva illusionistica, in modo da dare al visitatore limpressione di una cupola con tamburo sorretto da colonne.

Il pittore che esegu la particolarissima opera, Andrea Pozzo, fu scelto tra gli stessi esponenti della Compagnia del Ges, egli viene infatti conosciuto anche col nome di Padre Pozzo. La sua cupola a trompe-loeil divenne una tra le principali attrazioni della chiesa di S. Ignazio, e di Roma in genere, e fu talmente apprezzata dai committenti che il pittore gesuita fu chiamato a ripetere lincanto anche nella chiesa del Ges di Frascati.

Allo stesso pittore si devono anche le figure di Giuditta, David, Sansone e Jaele nei pennacchi della finta cupola, laffresco con la Gloria di S. Ignazio sulla navata -un altro capolavoro dillusionismo prospettico- , e laffresco del catino absidale con S. Ignazio che guarisce gli appestati.






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