03/04/2012 – Arturo Ghergo. Fotografie 1930-1959
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Ghergo lunico fotografo, in unItalia in bilico tra provinciali resistenze pittorialiste e timide spinte moderniste di gusto neoclassico, a percorrere coscientemente e insistentemente la via gi tracciata negli Stati Uniti dalla fotografia di moda e di cinema, applicando, reinventandoli ad uso e gusto della nuova cultura visiva nazionale, i moduli figurativi di una societ progredita e sofisticata, in particolare per ci che riguarda il soggetto femminile, ridefinito in forme e valori espressivi inediti, spesso in netta discontinuit dai canoni estetici auspicati e propagandati dal gusto conservatore dellepoca.
Arturo Ghergo nasce nel 1901 a Montefano, in provincia di Macerata e si trasferisce a Roma nel 1929. Qui apre uno studio fotografico nella centralissima via Condotti, dove pratica esclusivamente larte del ritratto, rigorosamente nel formato 18×24 cm, in cui il controllo sapiente e maniacale della luce e della posa produce vere e proprie icone, espressamente concepite per acuire la distanza insormontabile fra il soggetto effigiato e i comuni mortali. Gli espedienti retorici sono esclusivamente affidati proprio alla luce, avvolgente, misterica, a volte vagamente simbolica. Il resto lo fa il ritocco manuale, vero e proprio intervento di chirurgia estetica, materialmente eseguito sulle carni vive della pellicola fotografica e poi dissimulato con ulteriori espedienti pittorici, e sapienza dalchimista. I fianchi e le braccia si sfinano, i seni si sollevano, la pelle diventa liscia come seta, gli occhi brillano di una luce profonda, soprannaturale…
Nel giro di pochi anni si afferma come il ritrattista pi ambito della capitale, conteso da divi del cinema, personaggi della politica, della cultura e, soprattutto, dellalta societ, desiderosa di riaffermare, anche per via fotografica, un primato sociale che la nuova fase storica rischiava di mettere in crisi, e che spesso e volentieri offre il proprio prestigio allallora nascente industria della moda. Le modelle porteranno cos i nomi altisonanti del gran mondo, e saranno una giovanissima Marella Caracciolo, non ancora signora Agnelli, Consuelo Crespi, Mary Colonna, Jos del Drago, Irene Galitzine.
Ma soprattutto il mondo del cinema che affida a Ghergo la rifondazione della propria fotogenia. Negli anni in cui lItalia imbocca la via dellautarchia sul fronte cinematografico, le star nostrane, anche grazie al sapiente obiettivo di Ghergo, non fanno rimpiangere quelle doltreoceano. Da Isa Miranda a Mariella Lotti, e poi Leda Gloria, Alida Valli, Marina Berti, Assia Noris, Maria Denis, Valentina Cortese, Clara Calamai, Paola Barbara, Amedeo Nazzari, Massimo Girotti… e, nel dopoguerra e fino a tutti gli anni Cinquanta, Sophia Loren, Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Vittorio Gassman… Sono solo i nomi pi eclatanti di un catalogo che non sfigurerebbe troppo con quello del Don Giovanni mozartiano, a cui si aggiunge linfinita teoria di aspiranti stars, tutte trasfigurate dal Ghergos touch, in sofisticate entit semidivine.
La sua formula iconografica gli garantisce una fama e una considerazione praticamente immutata, fino alla morte prematura, nel 1959. Anche con il mutare delle mode, e con lintroduzione di inedite modalit espressive, sperimentate attraverso il colore, la fotografia pubblicitaria e la pittura, Ghergo rimane infatti fondamentalmente fedele al suo stile, continuando a testimoniare il proprio personale e incrollabile culto della bellezza. Una bellezza non necessariamente reale, frutto di analogica registrazione chimico-fisica, ma costruita faticosamente con la luce, artificiosa, sublimata e immaginifica, che sta gi nella mente di Ghergo, prima che nella fisionomia delleffigiato.
Intero 12,50
Ridotto 10,00
Scuole 4,00 per studente dal marted al venerd (esclusi i festivi)
minimo 10 massimo 25 studenti
Per i gruppi e le scolaresche la prenotazione obbligatoria
Il biglietto valido per tutte le mostre in corso.
Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=22871
Category : Eventi