domenica 4 marzo 2012 – h.10.00: Santa Maria in Aracoeli, La Basilica del Popolo di Roma
PrintL’origine del tempio mariano risale al VII secolo, con la fondazione di un monastero ed un oratorio di monaci greci sui resti del tempio di Giunone Moneta al Campidoglio. A partire dall’inizio del XIII secolo, l’antica titolazione sostituita da quella di Santa Maria in Aracoeli, per la credenza popolare di una miracolosa apparizione della Vergine ad Augusto.
Nel 1143, Il colle Capitolino era tornato alla vita pubblica. Infatti il popolo romano si era ribellato al papa Innocenzo II ed aveva scelto quest’antico luogo come sede dei propri raduni fino al 1195, data della costruzione del primo Palazzo Senatorio. La piazza nei decenni successivi divenne quindi il luogo fisico dell’esperienza comunale della citt, e con essa la sua chiesa.
Fu in questo clima che Innocenzo IV concesse nel 1249 la propriet del sito ai Francescani e promosse la ricostruzione dell’intero edificio. I lavori si protrattasero fino al 1348, quando in ringraziamento della fine della peste, venne realizzata la monumentale scala di accesso alla base della collina.
Gli anni successivi furono tra i pi travagliati della sua storia; dall’occupazione francese e della prima repubblica romana (sconsacrata, fu adibita a stalla) e alle demolizioni occorse per la realizzazione del Vittoriano (che non risparmiarono l’adiacente convento).
Il monumentale interno (con pavimentazione cosmatesca, in cui sono inserite numerose pietre tombali del Trecento e del Quattrocento), e con soffitto ligneo a cassettoni tardo cinquecentesco (fatto eseguire dal Senato romano in ringraziamento della vittoria di Lepanto) diviso in tre navate da colonne di spoglio.
Tra le numerose opere d’arte che nel tempo hanno arricchito la chiesa: il monumento del Cardinale Matteo d’Acquasparta, attribuito a Giovanni di Cosma, con affresco ascritto a Pietro Cavallini; il monumento di Cecchino Bracci, realizzato, con varianti, da Francesco d’Amadore su progetto di Michelangelo; gli affreschi del Pintoricchio nella cappella Bufalini.
Su commissione dell’avvocato concistoriale di Niccol di Manno Bufalini, intorno al 1483 il Pintoricchio orchestr un complesso programma iconografico celebrativo di san Bernardino da Siena, gi predicatore nella chiesa dell’Aracoeli e canonizzato nel 1450, esibendo una straordinaria ricchezza e originalit di invenzioni compositive – architetture illusionistiche, motivi antiquari, ritratti, brani di paesaggio minuziosamente descritti che rimangono a testimonianza della sua straordinaria statura d’artista in un felice momento di raggiunta maturit espressiva.
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