domenica 11 marzo 2012 – h.10.30: Sant’Ivo alla Sapienza, I misteri del Borromini nel Complesso della Sapienza
PrintNel 1632 Borromini consegn il progetto della sua chiesa annessa allUniversit La Sapienza di Roma, ma il progetto rimase lettera morta per almeno dieci anni. Per qual motivo?
Nei fatti, papa Urbano VIII (Maffeo Barberini) era ben vivo e vegeto e, anzi, aveva accordato piena fiducia allartista, stima condivisa anche dal nipote del pontefice, il celebre cardinale Francesco.
Che cosa era successo, allora?
Oscure trame si opposero alla costruzione di questa chiesa una tra le pi simboliche ed esoteriche di Roma -, trame di potere contrarie ai Barberini come allAccademia dei Lincei che, allepoca, era la punta di diamante della cultura in Roma.
In tale congiura troveremo i Borgia e i Gesuiti da una parte mentre dallaltra la famiglia Barberini, Galileo Galiei in odore di eresia, il conclamato eterodosso, salvato dalle prigioni, Tommaso Campanella e Borromini che, suo malgrado, attraverso il simbolismo gi posto nel progetto e, in seguito reso pietra, risponder a tali avverse macchinazioni con la sua arte come espressione tra le pi raffinate dellepoca barocca.
Lintero edificio, oggi Archivio di Stato, ricco di rimandi, a partire da un cartiglio posto sopra una inaccessibile porta binata, passando per piccole sculture occultate sotto una loggia per giungere alla sussurrata magnificenza della chiesa edificata sul sigillo di Salomone, che vale la pena osservare, conoscere da vicino e spiegare per una migliore fruizione dei simbolismi, questultimi da leggere ed interpretare come una seconda pelle degli uomini colti del Seicento romano.
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