domenica 1 marzo 2020 – h.15.30: Palazzo Venezia, Il Museo Nazionale di arte medievale e rinascimentale

Palazzo Venezia fu costruito, a partire dal 1455, dal cardinale Barbo poi papa con il nome di Paolo II come residenza dei cardinali titolari di San Marco e ampliato dal nipote il cardinale Marco Barbo a cui si deve la creazione del Viridarium.

L’appartamento alla fine del Quattrocento passò ai Cybo, fino a quando Pio IV Medici (1559-65) lo cedette alla Repubblica di Venezia, che vi stabilì la propria ambasciata. Da allora è comunemente noto con il nome di ‘Palazzo di Venezia’. In seguito al Trattato di Campoformio (1797), che sancì la fine della Serenissima, l’edificio passò all’Austria, che ne mantenne la funzione di sede diplomatica.

Nel 1916 il Regno d’Italia rivendicò il palazzo all’Austria e il ruolo simbolico-nazionalistico assunto dall’edificio dopo la restituzione spinse, nel 1922, Benito Mussolini a sceglierlo come sede del governo fascista (1929-43) e ad utilizzare come proprio ufficio la Sala del Mappamondo in cui si apre il celebre balcone settecentesco.

Contemporaneamente il palazzo si trasformava nella sede di un grande museo nazionale di arte medievale e rinascimentale. Vi confluirono gli oggetti provenienti dal disperso Museo Kircheriano, dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica e soprattutto le collezioni raccolte a Castel Sant’Angelo per l’Esposizione Internazionale d’Arte del 1911. Negli anni successivi si aggiunsero armi, dipinti e sculture lignee oltre ad importanti donazioni. Dal 1983 le collezioni sono allestite lungo le sale dell’appartamento Cybo che oggi ospita raccolte divise per tipologia: dipinti, sculture lignee e pastelli, cui seguono, nel corridoio dei cardinali, le porcellane, bronzetti, mobili, maioliche, terrecotte, armi, e nel loggiato esterno vi è il lapidario.

Durante la visita avremo modo di poter visitare le sale recentemente restaurate dell’Appartamento Barbo con la splendida Sala di Ercole e di vedere il nuovo allestimento della pinacoteca e della raccolta museale.