30/11/2012 – Immaginaria Commedia
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Un giorno, un ragazzino emigrante dentro la sua stessa casa decise di sfamare gli attori, per poi finire sul palcoscenico a imitarli… Ascolterete il racconto di unepoca passata le avventure di una compagnia di comici italiani con le loro maschere e i loro culi rattoppati, che partono da Napoli, poi salgono a Roma, Bologna, Venezia, e infine arrivano aParigi, alla corte di Luigi XIV, il re Sole. Una storia semiseria che indaga sui rapporti tra cultura italiana e cultura europea la cultura italiana ha in qualche modo collaborato all invenzione del pi grande drammaturgo francese? S, avete capito bene: proprio il grande MolireRacconteremo per gioco due vite, quella di un allievo e del suo maestro sulle assi del palcoscenico, due vite vissute come in sogno, ammalate della malattia che si prende quando si viene al mondoDue vite ammalate di vita. Due vite da emigranti, reietti perfino nel pieno dei loro trionfi. Due vite in commedia. Jean Baptiste Poquelin in arte Molire, e il suo maestro immaginario, il vecchio comico dellimprovvisa Tiberio Fiorilli.
Immaginaria Commedia parte da una suggestione per poi precipitare, meravigliosamente, in un racconto appassionato. La suggestione che attori ed emigranti appartengano alla stessa pasta duomini, gente che ovunque e in nessun luogo, accomunati da fame di tornare e speranza di mangiare. Il testo ci prende per mano e non ci molla mai, neanche per un istante. Gli spettatori sono subito chiamati in causa, interpellati, su quello che un problema di ieri e di oggi: la possibilit che la terra dove si nasce non sempre ci resti sotto i piedi. Poi, in un attimo, ci si trova catapultati indietro nel tempo: siamo in Francia, nella seconda met del 600, alla corte di Re Sole, dove un commediante italiano deve allestire uno spettacolo e chiama a raccolta dallItalia le numerose maschere provenienti da ogni regione. Un bambino francese che non parla una parola ditaliano li osserva e li aiuta nellimpresa, appassionandosi al teatro e decidendo di voler diventare un attore. Si intrecciano quindi le storie del maestro, Tiberio Fiorilli, e del suo allievo, Jean Baptiste Poquelin, in arte Molire, figlio di un tappezziere che tenta di ostacolare il suo sogno, costringendolo a laurearsi. Ma Jean Baptiste abbandona tutto e gira la Francia come commediante, morendo molti anni dopo proprio sul palcoscenico, recitando il suo malato immaginario.
IMMAGINARIA COMMEDIA
Dal 30 novembre al 16 dicembre 2012 – venerd e sabato h. 21,00 domenica h. 17,30
BIGLIETTO RIDOTTO A 15,00 (a biglietto), anzich 18,00 per i soci info.roma.it
Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=23751
Category : Eventi